da quando ho scoperto
che sto male per quella pietruzza
che è mio figlio, ancora minuscolo
incastonato nell’utero
ho letto tante cose tipo
non si dorme a pancia in su
e di fatti non ci dormo
ma poi mi sveglio di colpo
e sono a pancia in su,
mortificata
e allora mi rigiro e mi riaddormento
ma poi mi risveglio,
a pancia su ancora
e via così cinque sette volte a notte
–stremata.
mi pare che questa pietruzza
sia sempre lì lì per cadere
come lo zaffiro dell’anello di fidanzamento
perso per sempre
caduto chissà quando chissà dove
forse non dovrei più camminare,
per tre mesi
fare radici su di una sedia
covare e covare
finchè non ti si vede in faccia,
all’ultrasuono
quando mi sveglio la mattina
spero di star male
così so che sei ancora lì
a succhiarmi la vita
la pressione lo zucchero
e non sei caduto in terra
giù per terra, perso per sempre
comunque andrà ti ringrazio della visita
non me la aspettavo
non ti aspettavo
ma mi piace saperti lì
abbiamo già visto tante cose belle
tutto in un mese
tutto fa brodo, no
tutto fa vita.
ora ho capito
perché mangiavo tutte quelle
caramelle
come ame no yūrei1
volevo che vivessi
anche se a me sembrava un po’
di morire.